Entro luglio anche l’ultimo comune della Valnerina devastata dai terremoti del 2016, cioè Castelluccio, sarà ricollegato con una strada a normale funzionalità. È la previsione ed anche l’impegno che la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha avanzato oggi a Spoleto, in un’intervista pubblica con Panorama in occasione del tour Panorama d’Italia. “Era giusto e inevitabile che il sisma della Valnerina venisse conosciuto come Terremoto dell’Umbria, ma ci sono per fortuna tanti territori intatti, da Perugia ad Assisi da Foligno a Todi, e tutti gli eventi della stagione turistica stanno partendo regolarmente!”, ha sottolineato la governatrice, per la quale la grande sfida è invertire la tendenza delle presenze turistiche che sono state ovviamente finora molto inferiori all’ultima stagione ante-sisma.
“Vogliamo ricordare a tutti che, dal Festival dei Due Mondi di Spoleto a Umbria Jazz c’è tutto già in funzione a pieno regime”, ha aggiunto; “La stessa Valnerina, a differenza di altre aree del Paese colpite da disastri sismisi, è sempre rimasta viva, non abbiamo voluto tenere zone rosse molto a lungo nel tempo, man mano che le aree colpite venivano rimesse in sicurezza le si riapriva”.
La Marini ha poi riepilogato gli impegni infrastrutturali che la Regione intende affrontare: “Il ministro Del Rio ci ha chiesto di immaginare alcune infrastrutture di sviluppo per il futuro. Nel ’97, dopo il sisma, si pensò alla strada quadrilatero Umbria-Marche, credo che questa ricostruzione ci permetta di decidere se affrontare o meno seriamente il tema delle Tre Valli. Se il Terremoto del 24 agosto e quello del 30 ottobre fossero accaduti tra dicembre e febbraio, i soccorsi sarebbero stati drammaticamente rallentati dall’impraticabilità invernale di alcune strade. Nel ’97, dopo il sisma, si avviò il collegamento Foligno-Civitanova e quello Perugia-Ancora, adesso si deve por mano alla parte umbra dello Spoletino da collegare alla parte marchigiana del Piceno, cioé il link tra i due mari che è il vero tema irrisolto delle nostre infrastrutture”.