Definito il piano per la riapertura della strada per Castelluccio di Norcia: il primo e il 2 luglio sarà attivata la sperimentazione con un servizio navetta (a pagamento) organizzato dal Comune. L’8 luglio la riapertura, a senso unico alternato, della strada provinciale 477. I dettagli sono stati messi a punto nel corso di una riunione tecnica tra Regione Umbria, Comune di Norcia, Protezione civile, Provincia di Perugia e Parco nazionale dei Monti Sibillini. “
Sabato e domenica – ha spiegato il sindaco Nicola Alemanno – organizzeremo tre o quattro corse la mattina e altrettante il pomeriggio. Dall’8 luglio la strada sarà riaperta al transito, anche se il nostro invito, in particolare ai turisti, è di usufruire ancora del servizio navetta che il Comune continuerà a garantire per non affollare la piana di Castelluccio”. Sara’ attivato anche un numero telefonico per prenotare l’escursione al borgo di montagna distrutto dal sisma.
“Sara’ fondamentale – ha spiegato il sindaco – per regolamentare l’afflusso dei visitatori. Il nostro obiettivo e’ di far salire poche auto, anche per la scarsita’ di parcheggi che potremmo garantire, ma al tempo stesso tantissima gente. Questo anche in virtu’ di un piano di mobilita’ sostenibile che avevamo gia’ pensato, assieme al Parco dei Monti Sibillini, negli anni scorsi”. Sabato e domenica prossimi chi arrivera’ a Castelluccio trovera’ il grande spettacolo offerto dalla natura con la fioritura ormai imminente e le rovine della frazione.
“Gia’ dall’8 luglio – ha annunciato il sindaco – saranno pero’ allestiti dei punti ristoro, cosi’ chi salira’ potra’ mangiare e bere grazie agli stand che organizzeremo nella piazza del borgo, unico tratto fuori dalla zona rossa che interessa ancora gran parte di Caselluccio”. Il sindaco ha rivolto un appello ai visitatori che saliranno sul Pian Grande: “Non tentate di valicare le zone off limits, i controlli saranno serrati”. La provinciale 477 al momento sara’ l’unica a consentire l’arrivo nella frazione, dato che le strade del versante marchigiano di Visso e di Arquata del Tronto al momento resteranno ancora chiuse.