Un incendio da ieri sta devastando il Portogallo, in particolare le aree boschive attorno alla cittadina di Pedrógão Grande, nel centro del Paese a circa 150 chilometri a nordest di Lisbona. Le vittime sono almeno 39, per la maggior parte automobilisti rimasti bloccati dalle fiamme lungo la strada che collega Figueiro dos Vinhos a Castanheira de Pera: in molti sono morti carbonizzati nelle loro auto ed altri a causa dell’inalazione di fumo. Ci sono anche una ventina di feriti, tra i quali 14 in gravi condizioni, e alcuni dispersi. Diversi vigili del fuoco sono rimasti lievemente intossicati.
L’incendio è uno dei più devastanti degli ultimi anni nel Paese. Inizialmente il bilancio sembrava più clemente, “in questo momento abbiamo la conferma di 24 morti“, aveva detto a tarda sera il segretario di Stato del ministro dell’Interno, João Gomes. Tuttavia in tarda mattinata è stato necessario un triste aggiornamento. Gomes ha confermato che tutte le vittime dell’incidente sono civili. Sempre secondo il Segretario di Stato, al momento, le cause dell’incendio non sono note. Il rogo ha tuttora quattro fronti attivi e i mezzi impegnati dalla Protezione civile sono oltre cento.
Sul posto anche il capo dello Stato, Marcelo Rebelo de Sousa, e il primo ministro portoghese, António Costa che ha parlato di “una tragedia di grandi dimensioni”. Le fiamme si sono sviluppate in modo “che non ha alcuna spiegazione”, ha detto Gomes, che ha sottolineato le difficoltà di accedere alle aree colpite. Numerose le case della zona colpite, e in molti hanno dovuto lasciare la propria abitazione. Oltre 600 vigili del fuoco sono stati mobilitati e due Canadair sono stati inviati dalla Spagna.