Vaccini, Lorenzin: nessun timore sulla costituzionalità del decreto

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Non c’è nessun timore da parte del ministero della Salute sulla costituzionalità del decreto sull’obbligo vaccinale. Lo ha affermato il ministro Beatrice Lorenzin rispondendo al presidente del Veneto Luca Zaia, l’unico finora ad aver impugnato il provvedimento davanti alla Corte Costituzionale, durante la Conferenza delle Regioni. “Sul ricorso alla Consulta della Regione non ho nessun timore sulla costituzionalità del decreto, nessuno – ha precisato Lorenzin -. Il Veneto si assumerà la responsabilità, da grande regione qual è, di dire che questo decreto non serve”.

Il Veneto dieci anni fa ha rinunciato all’obbligo vaccinale. “Quando il Veneto dice di avere buoni dati sulle coperture vaccinali io dico che non li ha – ha affermato Lorenzin -. Per raggiungere l’89,19% sulle vaccinazioni per il morbillo il Veneto ha dovuto fare degli sforzi enormi anche sul piano economico e nonostante ciò è ancora molto distante dalla soglia del 95%. Il Veneto ha registrato dall’inizio dell’anno 250 casi di morbillo, il 40% dei casi ha richiesto il ricovero, il 35% ha avuto complicanze e si sono registrati il 16% di accessi difficili nei Pronto soccorso.

Il Veneto avrebbe dovuto chiedere al Ministero della Salute di fare una legge sull’obbligo per rispondere di questi numeri a tutela della salute dei propri cittadini. Ebbene, come Ministro, con il decreto, mi sono assunta una responsabilità per tutti, anche per i veneti. Qui non e’ importante quale sarà la fine del percorso, qui e’ importante il messaggio che la Regione sta dando ai suoi cittadini. Un messaggio che dice che i vaccini non servono, che non c’e’ bisogno dell’obbligatorietà”. Su questi temi, ha concluso il ministro, “dovremmo fare fronte unico, il fronte unico dello Stato contro l’anti-scienza per rassicurare le persone che sono disorientate e non capiscono i distinguo”

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