“Le Regioni hanno condiviso l’esigenza di affrontare in modo più determinato il tema della prevenzione vaccinale, anche in considerazione dei dati epidemiologici che hanno mostrato in modo inequivocabile il riaffacciarsi di focolai relativi a malattie che si consideravano fino a pochi anni fa definitivamente debellate”. Lo dice, in audizione alla Commissione Igiene e sanità del Senato, Antonio Saitta coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni.
“Sulla base di questi presupposti abbiamo anche condiviso l’idea di un percorso- prosegue- che prevedesse l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione alle scuole primarie secondarie. Un principio peraltro che, a livello di asili nido e scuole materne, era stato già anticipato da iniziative legislative assunte dalla gran parte delle Regioni. Proprio per questo- prosegue Saitta- allo scopo di evitare un pericoloso federalismo vaccinale visto che le epidemie non rispettano i confini amministrativi e geografici, le Regioni hanno condiviso la necessita’ di garantire sicurezza e salute a tutta la popolazione ed avevano da tempo sollecitato al Governo un testo normativo unico”.
Per le Regioni il decreto legge del governo “contribuisce a dare omogeneità applicativa su tutto il territorio nazionale ai piani vaccini: chiediamo pero’ che non si corra il rischio di scaricare sulle famiglie incombenze burocratiche. Proponiamo ai ministri della Salute e dell’istruzione (lo abbiamo già detto ieri in seduta tecnica) un’unica e condivisa circolare applicativa che dia certezze nelle procedure creando il massimo di collaborazione possibile tra il sistema scolastico e le Asl”.
“È importante poi- continua Saitta- che il decreto contenga una applicazione graduale che puo’ consentire sia al sistema scolastico che a quello sanitario di coordinarsi per evitare disagi agli operatori e alle famiglie. Ricordo che la Conferenza delle Regioni ha già dato l’intesa al piano vaccini 2017-19, oggi parte integrante dei LEA i livelli essenziali di assistenza, con un duplice obiettivo: da un lato mantenere l’attuale copertura rispetto alla polio e al tetano, cercare di sconfiggere definitivamente Morbillo e Rosolia. Dall’altro allargare le vaccinazioni per alcune fasce della popolazione penso a Pneumococco e Zoster per gli anziani e anti Meningococco negli adolescenti, Rotavirus e Varicella per i bambini. Nella prossima seduta della Conferenza Unificata (Stato, Regioni ed Enti locali)- conclude Saitta- presenteremo un documento piu’ articolato basato su questi principi”.