Quella che stiamo vivendo e’ l’annata piu’ secca registrata negli ultimi anni, con conseguenze che si ripercuotono gravemente sull’agricoltura. Il susseguirsi di stagioni siccitose – spiegano in un Comunicato – rischia di trasformare le aree un tempo verdeggianti del Lazio in zone desertiche con evidente preoccupazione anche per gli animali al pascolo.
Questa problematica – proseguono – ha coinvolto tutte le compagini della veterinaria, riunite presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana e ospitati per le osservazioni sul campo dal centro CREA-ZA Sede di Monterotondo, per il primo corso sulla Valutazione del Benessere Animale Animalbased nell’Allevamento Bovino Semiestensivo, promosso e patrocinato dall’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Roma ed organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana. Un incontro importante ed essenziale, poiche’ se sara’ questo il clima dei prossimi anni i cambiamenti si radicalizzeranno con evidenti difficolta’ per gli allevatori e successivamente per i consumatori. In questo periodo sui campi avrebbe dovuto esserci l’erba e invece l’ennesima siccita’ da origine a terreni aridi che rischiano di peggiorare in futuro.
Ne sono un esempio le balle di fieno spesso di scarsa qualita’ e la difficolta’ nel far pascolare il bestiame. Un certo equilibrio potrebbe partire da una valutazione ecologica, che andra’ ad impattare sulla scelta di un allevamento brado o semibrado e le conseguenti ricadute del fenomeno sulla vita quotidiana del consumatore finale. Per questo i Veterinari promuovono una gestione sostenibile dell’ambiente per tutti, uomo e animali, nell’otticaone welfare. Cosi’ in un comunicato l’Ordine Medici Veterinari Roma e provincia.