Si annuncia un’altra giornata di fuoco per la Sicilia, costretta ormai da 5 giorni a fare i conti con una grave emergenza Incendi che ha interessato quasi tutta la regione, dalla provincia di Trapani a Siracusa. Il bollettino della Protezione Civile regionale parla ancora di “alto rischio Incendi” per tutta l’isola.
Una situazione che diventa ancora più complessa a causa delle alte temperature e del forte vento di scirocco che alimenta le fiamme. Il livello di allerta è al massimo della scala in quasi tutte le province siciliane. Ieri è stata una giornata molto pesante: la situazione più drammatica si è verificata nel Trapanese, a San Vito Lo Capo, dove a causa di un incendio nella riserva naturale dello Zingaro, il villaggio turistico Calampiso risultava circondato dalle fiamme. Immediata l’evacuazione dei turisti: circa 700 ospiti della struttura alberghiera sono stati costretti a fuggire servendosi di una serie di barche presenti in rada. La situazione è migliorata nel secondo pomeriggio, quando, intorno alle 18, le fiamme sono state domate, mentre una decina di persone rimaste leggermente intossicate sono state assistite al pronto soccorso di San Vito Lo Capo.
In provincia di Palermo, sulle Madonie, un incendio ha interessato il territorio di San Mauro Castelverde. Indagini aperte dalla Procura, e nel pomeriggio un uomo, sospetto piromane, è stato condotto per accertamenti in caserma dai carabinieri. Fiamme anche sul versante orientale dell’isola: a Castelmola, a pochi km da Taormina, una vasta area di macchia mediterranea è stata distrutta da un vasto rogo.
Sul fronte dei soccorsi, il dirigente regionale del Corpo Forestale Fabrizio Viola ha spiegato che è fondamentale prevenire queste situazioni “puntando sul controllo del territorio da parte di tutte le forze di polizia e su una maggiore assunzione di responsabilità da parte di tutti gli organi competenti“. Per Viola “la macchina antincendio è completa e adesso stiamo definendo una convenzione con l’Esercito Italiano e la Marina militare per avere tre elicotteri a uso esclusivo della Sicilia, oltre alla flotta nazionale presente sull’Isola”. Diversa invece la situazione dei canadair, già 4 in Sicilia a fronte di una ventina disponibili in tutta Italia. Coinvolte dagli Incendi anche Enna, Messina e Catania, con le procure che hanno avviato indagini per far luce sull’origine e sui responsabili dei roghi. Ma non solo. A Palermo i magistrati vogliono verificare se vi siano state “eventuali inadempienze della Regione Siciliana nel sistema della prevenzione“.