“Occorre capire che ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza criminale, non solo in Sicilia ma anche in altre regioni, che sta distruggendo il nostro patrimonio boschivo attentando alla bellezza dei nostri territori e al loro possibile sviluppo economico”. A dirlo è il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che stamani si è recato a Messina per incontrare l’amministrazione comunale, i responsabili della Protezione civile, dei vigili del fuoco e i consiglieri comunali.
Un vertice per assicurare “la solidarietà” del governo regionale nei confronti della città fortemente colpita dagli incendi dei giorni scorsi. Il governatore insieme al capo della Protezione civile regionale, Calogero Foti, si è recato sui luoghi interessati dai roghi, verificando di persona i gravi danni subiti dal territorio. Per Messina e per tutte le altre città colpite dagli incendi la Giunta regionale dichiarerà lo stato di calamità. “Richiederemo al governo nazionale lo stato di emergenza” spiega il governatore. Intanto, la Protezione civile dovrà quantificare i danni.
“E’ evidente, come attesta tra l’altro una dichiarazione di un componente della Protezione civile di Messina che ha visto un piromane in azione – spiega Crocetta -, che gli episodi incendiari siano in gran parte dolosi e che tutte le strutture di Protezione civile, da quella nazionale a quelle regionali e comunali, vigili del fuoco e forze dell’ordine hanno dato il massimo dell’impegno per spegnere gli incendi”. Ecco perché, secondo Crocetta, è necessario introdurre “pene severissime” nei confronti dei piromani, che “non possono cavarsela con pochi mesi di reclusione – dice – Le condanne non dovrebbero essere inferiori ai 10 anni, in modo tale da scoraggiare coloro che attentano all’integrità e alla sicurezza del territorio”.
Nella classificazione dei danni, secondo il presidente della Regione siciliana, bisognerà tenere conto dei “danni ai boschi e del possibile dissesto territoriale derivante dal disboscamento, di quelli alle attività produttive, alle abitazioni, alle colture e alle strutture pubbliche e private. Prevederemo l’obbligo di rimboschimento nelle zone colpite – conclude Crocetta – al fine di impedire attività speculative nei territori danneggiati”.