I danni provocati all’apicoltura e alla viticoltura lombarda dalle gelate straordinarie che il 18 e il 19 aprile scorso hanno colpito la Regione ammontano a 46,5 milioni di euro e per questo la Lombardia chiedera’ lo stato di calamita’ naturale al Governo. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, che sul punto e’ intervenuto in commissione a Palazzo Pirelli. “I danni ammontano a 46,5 milioni di euro su tutto il territorio regionale, – ha ricordato Fava – e riguardano quei territori che possono beneficiare del riconoscimento dello stato di calamita’. Porteremo velocemente il tema in delibera di giunta con l’obiettivo che la risposta del Governo, perche’ riconosca oltre alla calamita’ naturale anche le risorse necessarie, sia rapida”. In questi anni, ha aggiunto l’assessore, “abbiamo visto riconoscere danni in percentuali ridicole, dal 2 al 3% sul totale, ma ora c’e’ la necessita’ di fare fronte al salvataggio di aziende che si sono viste private anche di percentuali elevate, tra l’80 e il 100%, della produzione”
L’apicoltura primaverile “e’ sostanzialmente compromessa – ha rilevato ancora l’assessore – e questo vuol dire che la produzione di miele registra una diminuzione dal 40 al 60%. Il tema e’ forte, quest’anno ad esempio non ci sara’ miele d’acacia, fiore all’occhiello della nostra produzione. Un fenomeno senza precedenti”. Per quanto riguarda il vino la situazione e’ a macchia di leopardo: le aree piu’ coinvolte sono tra Brescia, Pavia e Sondrio, con zone del basso pavese e buona parte della produzione della Franciacorta tra quelle piu’ colpite dai fenomeni atmosferici.