La siccita’ e il gran caldo che sta creando diversi problemi in tutta Italia sembra far bene invece apportare dei benefici per la produzione del vino; questo grazie alle radici della vite che in assenza di pioggia si spingono più in profondita’ dando vita a produzioni a piu’ altro grado zuccherino.
Ma i viticoltori fanno anche i conti con i danni della gelata di aprile da una parte e delle fioriture precoci dall’altra. “Annata difficile la 2017 – afferma Marco Fizialetti, responsabile vendite di Castello di Querceto, Greve in Chianti – anche se la situazione al momento non e’ critica. Certo non dovesse piovere da qui a settembre potremmo entrare in una fase complicata”. ”In una situazione come l’attuale e’ stata davvero preziosa l’attenta gestione del verde – per Paola De Blasi, responsabile di produzione a I Veroni, Rufina – con costanti cimature. I giochi sono tutti da farsi ed e’ difficile prevedere se la vendemmia rispettera’ i suoi tempi, per ora possiamo solo sperare che i bellissimi e numerosi grappoli che riempiono le nostre vigne trovino le riserve idriche necessarie per invaiatura e maturazione fenolica”.
Piu’ ottimista Fabrizio Lazzeri, tecnico di Tenute Silvio Nardi, a Montalcino: “Nonostante siccita’ e afa la maggior parte delle nostre vigne stanno reagendo bene – precisa – perche’ insistono su terreni profondi, provvisti di buone riserve idriche. La maturazione e’ in anticipo, i vinaccioli sono gia’ in fase di indurimento ed il diradamento dei grappoli in atto. Presumibilmente l’anticipo sara’ di circa 10/15 giorni”.
Al Nord la situazione e’ diversa, in Alto Adige le precipitazioni hanno assicurato ai terreni un buon apporto idrico. Dice il duo Gerhard Sanin e Andrea Moser, rispettivamente agronomo ed enologo di Cantina Kaltern: ”La vigoria generale delle viti va da moderata a normale, sicuramente un buon segno dal punto di vista qualitativo. Tutte le carte sono in regola per un’ottima vendemmia ma solo quando l’ultimo grappolo sara’ in cantina potremo affermarlo in modo certo”.
Per il Trentino parla Anselmo Guerrieri Gonzaga di San Leonardo: “Il problema siccita’ non ha interessato le nostre vigne, l’uva e’ molto bella e perfettamente sana, anche grazie alla conduzione biologica che si sta rivelando preziosa nello sconfiggere la peronospera, molto insidiosa quest’anno nella nostra regione”. Aggiunge Matteo Moser, enologo di Moser Trento: “Al momento la vendemmia 2017 per il Trentino si prospetta molto buona, con corretto equilibrio qualitativo e quantitativo, di poco anticipata rispetto alla media”.