Siccità, il ministro Galletti: “Roma vive la situazione più preoccupante, scontiamo decenni di ritardo nell’ammodernamento”

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Il ministro Galletti fa il punto sulla siccità e sulla crisi idrica che sta attraversando l’Italia, complice una stagione di caldo senza precedenti e una gestione poco corretta delle acque. “La situazione idrica in Italia e’ critica, abbiamo avuto un inverno poco piovoso, una primavera e un’estate in cui non ha proprio piovuto e l’emergenza ora comincia a farsi sentire”. Lo dice il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, intervenuto a SkyTg24. Finora i danni “non sono stati troppi”, sottolinea Galletti, anche perche’ “abbiamo costituito questi Osservatori che si riuniscono settimanalmente da mesi”. Il ministro ammette “disagi specialmente all’agricoltura, ma abbiamo evitato che i grandi centri entrassero in una crisi idrica piu’ pesante”. Per il futuro piu’ immediato bisogna sperare “che torni a piovere”. 

“Non e’ solo un problema di risorse ma anche di governance, non basta dire ‘c’e’ stata tante volte la crisi’. Prima non avevamo gli strumenti adatti per gestire la crisi, stavolta invece stiamo scontando meno danni grazie alle competenze che abbiamo dato ai distretti e agli Osservatori. Averli costituiti dopo anni e’ stato un vantaggio e i presidenti delle Regioni me lo hanno confermato”.

“Ho tante qualità, ma tra queste non c’e’ la possibilita’ di far piovere. Per questo dovete rivolgervi ad altri. Roma è la situazione che mi preoccupa di più. So che Regione, Acea e Comune sono al lavoro. Spero che da qui a domani si possa trovare una soluzione per evitare che un milione e mezzo di romani restino senza acqua e che andiamo su tutto i giornali del mondo per emergenza idrica”.

“L’obiettivo – ha aggiunto – è evitare il razionamento. La situazione è critica ma per fortuna siamo partiti con molto anticipo nella gestione, la situazione resta difficile e speriamo possa migliorare, ma se si è evitato il peggio è stato per il lavoro che abbiamo fatto insieme come ministero, Regioni, enti locali e Autorità di Bacino. Rubare l’acqua non va bene. E’ un reato ambientale. Non scherzate nè con il fuoco nè con l’acqua. L’acqua è pubblica ma la gestione no. La società che gestisce l’acqua deve essere impegnata nel contratto anche alla manutenzione. L’errore sta probabilmente proprio in quella fase. L’errore è negli strumenti giuridici”. 

Sulla crisi idrica “scontiamo un ritardo nella manutenzione e nell’ammodernamento delle nostre reti di decenni. Questo e’ un compito che spetta a gestori e proprietari”

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