In Puglia ad oggi non c’e’ alcuna emergenza idrica e non sono in corso misure di restrizione all’uso idrico-potabile. L’attenzione pero’ – a quanto apprende l’ANSA – rimane alta poiche’ il livello dell’acqua presente nei cinque invasi che riforniscono il ‘tacco’ d’Italia e’ sceso sotto la media del periodo: in particolare, nei due piu’ grandi invasi che approvvigionano la Puglia dalla Basilicata, il Sinni e il Pertusillo, il livello di acqua e’ rispettivamente inferiore del 50% e del 25% rispetto alla media del periodo. In tutto sono cinque gli invasi da cui la Puglia si approvvigiona: Sinni e Pertusillo in Basilicata, Conza in Campania, Occhito al confine tra Foggia e Molise, e Locone in Puglia. Di tutta l’acqua che questi invasi forniscono, solo il 15-20% e’ destinato all’uso idrico potabile. La restante parte fornisce soprattutto l’agricoltura e, in minima parte, l’industria.