“In 7 giorni non troveremo altra soluzione che razionare l’acqua a 1,5 milioni di romani, alle attivita’ produttive, turistiche, ai palazzi delle istituzioni, al Vaticano: questo succedera’. Non faremo il bene dell’immagine della Capitale d’Italia”. Cosi’ il presidente di Acea Ato 2 Paolo Saccani, a SkyTg24.
“Noi l’acqua non la fabbrichiamo – ha aggiunto – Le soluzioni strutturali le abbiamo proposte alla Regione Lazio con una mia lettera del 4 luglio. Il problema delle perdite c’e’, non lo neghiamo. Sono un male nazionale, non di Acea. L’azienda su mandato dei sindaci ha investito negli anni scorsi in fognatura e depurazione perche’ li’ era l’emergenza – ha concluso – non e’ una responsabilita’ di Acea”.