Siccità, sul lago di Bracciano è tira e molla politico: Acea fa ricorso contro lo stop dei prelievi, per la Raggi ‘bisogna garantire l’acqua’

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E’ ancora scontro tra Regione Lazio e Acea: a quanto si apprende, l’azienda municipalizzata al 51% del Campidoglio avrebbe presentato ricorso al tribunale regionale delle acque contro il provvedimento della Regione che dispone lo stop dalla mezzanotte di venerdi’ alla captazione dal lago di Bracciano di acqua a uso potabile per la Capitale. Il ricorso, gia’ annunciato, e’ stato notificato alla Regione Lazio e ai comuni del lago di Bracciano.

Nonostante il vertice tra azienda e Regione lo scontro non sembra affievolirsi. Dopo il provvedimento della Regione la multiutility ha infatti annunciato la possibilita’ del razionamento dell’acqua per un milione e mezzo di persone. Per Virginia Raggi, che vuole a tutti i costi “garantire l’acqua ai romani, e’ il momento della responsabilita’ istituzionale”. A tal fine, per trovare una soluzione, nel tardo pomeriggio convoca Regione e Acea allo stesso tavolo. Domani sara’ la volta del secondo vertice, forse decisivo, alla presenza del ministro Gian Luca Galletti.

“Ho convocato un tavolo qui in Campidoglio tra Regione e Acea – spiega Raggi poco prima dell’incontro con il presidente di Acea Luca Lanzalone e l’assessore regionale Fabio Refrigeri -. Penso che sia un grande risultato innanzitutto, questo e’ il momento della responsabilita’ istituzionale. Il Campidoglio chiaramente e’ aperto e io sono disponibile a stare tutto il tempo necessario qui” al fine di “garantire l’acqua ai cittadini romani, anche e soprattutto agli ospedali, alle case di cura, ai vigili del fuoco. Non possiamo assolutamente tollerare questo provvedimento (la chiusura dei rubinetti, ndr) del resto la tutela del lago e’ molto importante, infatti e’ stato uno dei miei primi pensieri e piu’ di un mese fa ho firmato un’ordinanza proprio per la salvaguardia del lago e per l’uso responsabile dell’acqua”.

In presidio, sotto la sede del Comune, arrivano altri sindaci in fascia tricolore: quelli appunto del lago. Sono Armando Tondinelli, di Bracciano; Claudia Maciucchi, di Trevignano; e Silvia Silvestri, presidente del consiglio di Anguillara venuta al posto della prima cittadina, Sabrina Anselmo, che nei giorni scorsi ha attaccato Raggi sostenendo di averla “avvisata del disastro ma lei non e’ mai venuta”. La loro e’ una sola voce: “Siamo qui per difendere l’ordinanza della Regione Lazio perche’ il lago sta morendo. Non vogliamo guerre con Roma e auspichiamo che si trovi una soluzione per garantire l’acqua ai cittadini”.

Presente anche l’assessore del comune di Canale Monterano Andrea Magagnini. “Siamo qui per trovare soluzioni e possiamo fare proposte di carattere amministrativo, la parte tecnica ovviamente la fara’ il gestore – avverte l’assessore regionale Fabio Refrigeri – Ovviamente non ci si puo’ chiedere di non rispettare norme o regole o non avere legalita’ rispetto a quello che abbiamo gia’ fatto sul lago di Bracciano. Ascolteremo le proposte con la massima disponibilita’ ne faremo alcune e vedremo di determinare la soluzione migliore per i cittadini di Roma”.

Una delle ipotesi per scongiurare la turnazione dell’acqua a Roma e’ incrementare i prelievi di acqua da altre fonti. Ma il tempo e’ poco e la data di inizio dello stop alle captazioni dal lago di Bracciano, ormai ridotto allo stremo, e’ solo dopodomani.

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