“A causa del grande caldo e in una situazione che ci vede costretti a far fronte ad una forte scarsita’ di acqua, alcune colture oggetto di rotazione, quest’anno non saranno piantate. Fra queste sicuramente tutto cio’ che riguarda i trapianti tardivi di angurie e meloni”. Lo rende noto Antonio Tonioni, presidente della sezione prodotto ortofrutticolo di Confagricoltura Toscana.
“Nello specifico stiamo parlando di una superficie di 500 ettari che restera’ inutilizzata su un totale di 5 mila ettari destinati a questi prodotti molto coltivati nella nostra regione – spiega Tonioni – in poche parole possiamo stimare un mancato introito per le aziende di circa 5 milioni di euro che possiamo localizzare in un’area costiera che parte da Livorno fino a Capalbio. Gli agricoltori infatti, hanno preferito, a causa di un clima che quest’anno ci sta creando notevoli difficolta’, di non effettuare investimenti rischiosi in colture che necessitano un grande quantitativo di acqua e hanno quindi rinunciato ha portare avanti queste coltivazioni”.