Terremoto, Pescara: palazzi Ater a rischio, sgomberati in 236

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Ottantaquattro famiglie, per un totale di 236 persone, tra cui bambini, anziani e disabili, fuori casa a Pescara. Gli edifici in cui risiedono, tre palazzine dell’azienda per l’edilizia residenziale (Ater), in via Lago di Borgiano, sono a rischio sulla base di una relazione commissionata dall’Azienda stessa. Il sindaco, Marco Alessandrini, ha quindi firmato un’ordinanza, in cui dichiara “l’inagibilita’ totale dei fabbricati”, e ordina all’Ater “lo sgombero immediato” e “la demolizione”.

Secondo quanto accertato, il problema è legato ai materiali, con cui, negli anni ’70, sono stati costruiti i palazzi di 7 piani. Criticità che si sono poi accentuate con le recenti scosse di Terremoto del Centro Italia. Dalla relazione emerge infatti che i fabbricati sono ‘staticamente inidonei’.Il primo cittadino ha anche attivato il Centro operativo comunale (Coc) per gestire l’emergenza e trovare una collocazione provvisoria alle persone che devono lasciare le case. La sistemazione definitiva degli inquilini spetta invece all’Ater, proprietaria degli immobili. Stamani l’ordinanza di sgombero è stata notificata ai residenti, non senza proteste. Nella fase emergenziale, per questa notte, i cittadini dovrebbero essere ospitati negli hotel della zona, ma, in tal senso, il Coc è ancora al lavoro.

“La Regione Abruzzo deve attuare delle scelte immediate. Vista la gravita’ e l’imperiosa urgenza di dare un alloggio sicuro agli abitanti, e’ opportuno nominare un commissario straordinario che possa risolvere in tempi brevissimi la questione abitativa”. Lo afferma il gruppo consiliare ‘Pescara in Testa’, a proposito della vicenda dei tre palazzi Ater sgomberati.
“L’Ater – affermano Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore – in qualita’ di gestore immobiliare, avrebbe dovuto operare con maggiore celerita’, visto che il danno, come dichiarato, e’ conseguenza del sisma di ottobre 2016. In realta’ il patrimonio Ater e’ totalmente fatiscente e quasi nulli sono stati nel tempo gli interventi di manutenzione straordinaria. Vale la pena ricordare lo stesso esito della palazzina in via dei Petruzii, (demolita e ricostruita) che presentava un pericoloso stato fessurativo, pur senza aver subito eventi sismici”. Rispetto alla situazione attuale, secondo i consiglieri “la soluzione puo’ essere trovata attraverso la ricognizione e verifica degli alloggi Erp di proprieta’ Ater e di proprieta’ comunale. Per tale operazione – dicono – occorre un contributo straordinario della Regione Abruzzo, che sovrintende e ha competenza in merito alla gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica”.
Secondo il capogruppo Testa, “a breve deve essere effettuata una verifica strutturale di tutto il patrimonio edilizio Ater. Inoltre sara’ necessario rifondare tutto il settore dell’Erp a Pescara e provincia – aggiunge – attraverso un approccio orientato alla riqualificazione fisica, funzionale ed energetica degli edifici. Sara’ necessario un piano straordinario, trattandosi di area urbana ad alta intensita’ abitativa. Andra’ infine analizzato il bilancio dell’Ater per capire il livello di efficienza della spesa”.
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