“E’ un atto dovuto. Lì sono morte tante persone, sono morti dei miei amici, persone che conoscevo da 52 anni. Poi vedremo. E’ chiaro che un avviso di garanzia non è sinonimo di colpevolezza”. Sono le parole del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi mentre commenta all’Adnkronos l’inchiesta della procura di Rieti che riguarda il crollo delle case popolari di piazza Sagnotti nel terremoto ad Amatrice. Sono cinque gli indagati.
Riguardo l’ipotesi delle procura secondo la quale quelle case erano abusive e non potevano né dovevano essere costruite in quel modo Pirozzi osserva: “Non sono un tecnico. All’epoca avevo i calzoncini corti e giocavo a mosca cieca – sottolinea – Ma ci sono stati dei morti, bisogna sapere e capire non solo sulle strutture pubbliche, ma anche sulle private”.