Al cinema ‘Safari’ di U.SEIDL: Turismo per uccidere in Africa, dal 1 settembre in sala [VIDEO]

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Esce nelle sale italiane Safari, l’ultimo film del regista austriaco Ulrich Seidl, presentato in anteprima alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia (fuori concorso).

Al cinema da venerdì 1 settembre 2017, con la distribuzione di Lab 80 film, Safari è un racconto lucido e tragico sulle attività di caccia che ricchi turisti austriaci e tedeschi compiono in Africa, in particolare sul confine tra Namibia e Sudafrica.

A caccia di zebre, giraffe e gnu, i turisti-cacciatori si appostano, cercano, avvistano, sparano e gioiscono delle prede abbattute, posando nelle immancabili foto “trofeo” con gli animali morti. Seidl accompagna i suoi protagonisti nelle battute di caccia, raccontando perfettamente non solo le dinamiche della caccia ma anche gli stati d’animo che i cacciatori vivono, con la tensione quasi libidica che anticipa l’avvistamento e il rilascio nervoso ed euforico che segue l’uccisione. Ma il regista non fa solo questo: registra i racconti delle persone di cui documenta le “vacanze per uccidere”, facendole parlare del rapporto che hanno con l’Africa, di vita, di morte.Seduti di fronte alla telecamera, giovani coppie, anziani pensionati e famiglie parlano di se stessi, delle loro idee e della loro passione per la caccia dei grandi mammiferi.

È così che Safari diventa non solo un film sulla caccia ma anche e soprattutto un film sull’idea di uccidere: un racconto senza sconti né censure sulla realtà che il regista, col suo stile preciso e diretto, ha scelto di osservare.

Ha detto Ulrich Seidl: «Mi sono messo in viaggio per scoprire e mostrare cosa motiva tante persone a cacciare e come questa attività possa diventare un’ossessione. Ma durante la lavorazione il film è diventato anche un film sul concetto di uccidere: uccidere per il piacere di farlo senza essere mai davvero in pericolo, uccidere come una sorta di liberazione emotiva. Conoscevo cacciatori che uccidevano ma non coppie e famiglie che si baciano e congratulano tra loro dopo l’uccisione. L’atto di uccidere sembra per loro un atto libidico».

http://https://www.youtube.com/watch?v=H6QQONkBAfc

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