Estate 2017 caratterizzata da forte caldo in tutta Europa, in particolare in Francia le ondate di calore dello scorso giugno hanno provocato 580 morti supplementari. Le temperature elevate che si sono avute nel Paese tra il 17 e 25 giugno, secondo il ministero della Sanità d’oltralpe, sono all’origine di “un eccesso significativo di mortalità”. Un aumento che, tuttavia, non ha riguardato molto gli anziani, come in passato, ma soprattutto la fascia di età tra i 15 e i 64 anni: una popolazione che tende a sottovalutare i rischi, non rinunciando ad attività fisiche impegnative, a lavoro o nello sport.
Dopo la calda estate del 2003, quando si contarono 15.000 morti soprattutto tra gli anziani, sono state messe in piedi una serie di misure di protezione, con piani ad hoc, che hanno ridotto i rischi tra gli over 65. L’ondata di calore anticipata di giugno, indica il ministero francese, ha avuto due caratteristiche fondamentali: è stata molto estesa geograficamente (ha riguardato 56 milioni di persone) e ha fatto registrare un aumento di mortalità del 13% tra le persone di età compresa tra 15 e 64 anni (215 casi, 7 sul lavoro). Un fenomeno che gli esperti spiegano anche con l’arrivo anticipato del caldo, in un periodo in cui le vacanze estive non sono ancora cominciate.