Stavolta l’emergenza e’ scattata con le uova contaminate al fipronil, un insetticida il cui uso e’ vietato negli allevamenti in Europa e la vicenda interessa soprattutto Belgio, Olanda e Germania perché, secondo indagini condotte attraverso il sistema europeo di allerta Rasff, il nostro ministero della Salute ha precisato che ‘‘non risultano distribuite in Italia le uova contaminate con fipronil”.
Ma negli ultimi anni tante altre volte e’ suonato l’allarme-cibo che ha riportato i consumatori europei alla paura nel piatto e messo in ginocchio diversi comparti, dalla zootecnia all’industria alimentare. Solo all’Italia, secondo uno studio Federconsumatori e Fiesa-Confesercenti, sono costati 12 miliardi di euro gli scandali alimentari negli ultimi 15 anni, anche per truffe come la carne di cavallo non tracciata in lasagne e nei tortellini. Mentre l’Europa torna periodicamente a fare i conti con l’influenza aviaria e quella suina, con maxi-abbattimenti di esemplari allevati.
Ecco i principali ”veleni” nel piatto:
– MUCCA PAZZA: a oltre 20 anni dall’emergenza sanitaria della Encefalopatia spongiforme bovina del 1986, meglio conosciuta come morbo della Mucca pazza, e’ ancora il caso scuola, insieme al vino al metanolo. Per l’epidemia da Bse oltre 200 vittime, e danni al settore produttivo per i blocchi della carne e delle frattaglie alle frontiere, la pajata tabu’ nei ristoranti romani e con almeno 2,6 milioni di capi di bestiame abbattuti nel Regno Unito. All’origine sembra sia stata la farina per l’alimentazione animale, a base di carne e di ossa, che avrebbe trasmesso la malattia alle mucche e all’uomo.
– E. COLI: Tra il ’96 e il ’97 almeno 20 persone sono morte e circa 400 si sono ammalate in Scozia dopo aver mangiato carne contaminata (hamburger) dal batterio Escherichia Coli. Nuovi focolai infettivi sono stati registrati nel 2011 in Germania e in Francia, in particolare nei germogli.
– MOZZARELLA BLU: Scoppia nel 2010 il caso della mozzarella blu. Formaggi prodotti da una ditta tedesca, che dopo l’apertura prendono una colorazione azzurrognola. Colpa del batterio Pseudomonas fluorescens che produce il pigmento pioverdina (o fluoresceina). Dopo la Germania il problema si riscontro’ anche in alcune mozzarelle italiane.
– CARNE ALLA DIOSSINA: lo scandalo, sempre nel 2010, nasce in Germania dove dai test sui maiali emerge un alto tasso di diossina, una contaminazione scoperta poi anche nei polli.
– LISTERIA: e’ un batterio generalmente trasmesso attraverso latte non pastorizzato e alcuni tipi di formaggi artigianali. Ha mietuto tra il ’92 e il ’95 diverse decine di vittime. Poche centinaia di casi isolati sono segnalati ogni anno in Francia.