I vigili del fuoco che hanno preso parte alle operazioni di spegnimento dell’incendio a San Martino a Grosseto devono essere sottoposti a decontaminazione. Il tetto del capannone che ha preso fuoco due giorni fa, infatti, era di eternit e quindi con fibre in amianto. Fino a poche ore fa i vigili del fuoco hanno lavorato per disfare le rotoballe e spegnere il fuoco sotto la struttura. Per questo si e’ reso necessario l’intervento di una squadra del Nucleo batteriologico chimico radioattivo (Nbcr) dei vigili del fuoco, arrivata a Grosseto da Firenze.
In seguito al sopralluogo effettuato il giorno dell’incendio a San Martino a Grosseto dai tecnici Asl, cosi’ come da nota inviata al Comune e alle autorita’ competenti, “non e’ stata riscontrata la necessita’ di richiedere provvedimenti contingibili e urgenti a tutela della salute pubblica”.
Per quanto riguarda invece la bonifica ambientale, il Comune di Grosseto ha emesso un provvedimento dirigenziale sugli interventi da adottare in conseguenza all’incendio nell’area di proprieta’ privata interessata dall’incendio. “Tenendo conto della comunicazione dei vigili del fuoco sull’incendio che avrebbe interessato anche una tettoia sospetta di contenere lastre in eternit – si legge nella nota del Comune – e sulla base delle indicazioni e delle informative di Arpat e Asl, affinche’ siano messi in atto tutti gli interventi mirati alla messa in sicurezza dell’area, nel provvedimento sono indicate alcune azioni mirate al ripristino dello stato ottimale del luogo”.
Il proprietario del terreno e delle strutture danneggiate dall’incendio dovra’ infatti verificare, anche mediante analisi, “la presenza o meno di amianto nei rifiuti presenti nell’area e nei rifiuti che si sono prodotti nell’incendio. Dovra’ inoltre verificare quali siano le aree direttamente interessate per accertare la presenza di eventuali spezzoni di lastre e, nel caso, procedere con un’accurata rimozione di tutti i frammenti presenti nel terreno; allo stesso tempo dovra’ adoperarsi per la rimozione e l’avvio a smaltimento di tutti i rifiuti che si sono prodotti nell’incendio”.
In caso di presenza di amianto nelle coperture e nei rifiuti indicati nella nota dei vigili del fuoco il responsabile dell’area dovra’ “provvedere – si chiude la nota – anche alla verifica dell’eventuale contaminazione residua del suolo nelle aree interessate dall’incendio e di quelle dove fossero presenti rifiuti contenenti amianto; dovra’ infine attuare eventuali interventi di messa in sicurezza”. I risultati delle verifiche, da effettuare entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento, dovranno essere inoltrati alla Polizia Municipale, all’Arpat, alla Asl e alla Regione Toscana.