Incendi Umbria: bruciati finora 252 ettari, 12 denunciati

MeteoWeb

Cinquantadue incendi per circa 252 ettari bruciati, con 12 persone denunciate e una attualmente sotto indagine: e’ il quadro ad oggi dei roghi in Umbria registrati durante l’estate. Illustrato a Perugia dai carabinieri forestali. Estate che – e’ stato ricordato – si presenta particolarmente problematica “per le alte temperature e per la persistente siccita'”, soprattutto se paragonata quindi alla situazione degli ultimi anni.

Da parte del comandante, il generale Guido Conti, c’e’ pero’ piena soddisfazione per l’attivita’ di indagine di polizia giudiziaria, avendo individuato e denunciato 12 presunti responsabili di incendi. “Percentualmente – ha detto -, con una media altissima del 25% visto che uno su quattro viene individuato, siamo tra le prime regioni in Italia. C’e’ stato detto di dedicarci alle indagini e i risultati si stanno vedendo”.

Il decreto legislativo 177/2016, ha infatti ricordato Conti, ha attribuito dal primo gennaio 2017 all’Arma dei carabinieri le attivita’ di prevenzione e repressione delle violazioni compiute in materia di incendi e di perimetrazione delle aree percorse dal fuoco. Nello specifico sono state deferite all’autorita’ giudiziaria per incendio boschivo colposo sei persone, per incendio non boschivo colposo cinque, per incendio boschivo doloso una. In questo ultimo caso le indagini molto delicate sono tuttora in corso. L’eta’ media e’ di 60 anni.

Dall’inizio dell’anno, secondo i dati dei carabinieri forestali dell’Umbria, si contano almeno 28 incendi boschivi e 24 non boschivi (dei 52 totali), con la superficie totale stimata percorsa dal fuoco (252 ettari) suddivisa in boscata (174 ettari) e non boscata (78 ettari). Un dato – precisano i carabinieri – provvisorio e da validare. Gli incendi hanno avuto maggiore incidenza nella provincia di Perugia, nelle zone del Lago Trasimeno, di Citta’ della Pieve, dell’eugubino e del trevano. Sulle cause di quelli colposi i carabinieri puntano il dito perlopiu’ “a pratiche agricole che sfuggono al controllo dell’operatore”, come ad esempio la bruciatura di residui vegetali e potature o lavori di campagna. Gli accertamenti conseguenti gli incendi boschivi – e’ stato inoltre sottolineato – si presentano particolarmente delicati e difficili per la tipologia stessa del reato e per il contesto nel quale esso viene perpetrato, costituito da territori estesi, spesso impervi e di difficile accesso. A conclusione dell’incontro con la stampa, il carabinieri forestali hanno anche illustrato nel dettaglio le procedure d’indagine. Con la scena dell’incendio “che viene trattata come se fosse quella di un omicidio”.

Condividi