Incendio, rogo nel bosco di Gravinia in Puglia: fiamme di 20 metri, è doloso

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Brucia il Bosco comunale ‘Difesa Grande’ di Gravina in Puglia: si tratta di uno dei più grandi polmoni verdi della Regione, esteso su una superficie di oltre 2.000 ettari. Il fuoco, attivo dal primo pomeriggio di sabato, ha mandato in fumo centinaia di ettari di pineta e di macchia mediterranea. Vani i tentativi delle squadre a terra di arginare l’incendio, che dai primi accertamenti condotti dai Carabinieri Forestali – informa una nota del Comune – “sembrerebbe doversi ricondurre, con ogni probabilita’, alla mano di uno o piu’ incendiari”.

Le fiamme hanno raggiunto anche i 20 metri di altezza ed un’ampiezza di oltre 300 metri, sono state faticosamente circoscritte, ma a causa del vento vento di maestrale, che soffia ad una media di quasi 40 km/h con raffiche ancor più violente, facilita la continua riaccensione di focolai, rendendo arduo il lavoro dei soccorritori.

Nella serata di sabato un albero si e’ abbattuto sul Pk della Protezione civile comunale, distruggendolo. Illesi i volontari che erano a bordo. Sul posto stanno lavorando i Vigili del Fuoco e squadre dell’Arif. Con loro anche la Polizia Municipale la Protezione Civile comunale, gli assessori all’ambiente ed alla protezione civile del Comune, Felice Lafabiana e Claudia Stimola, e il sindaco Alesio Valente, che in contatto col presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ottenuto l’invio a Gravina di un Canadair e due fire boss, in azione dal cielo ieri fino al tramonto ed oggi dall’alba.

“Ringrazio tutti questi uomini e donne – dice il sindaco Alesio Valente – per l’impegno che stanno profondendo, sfidando il pericolo. Un intervento necessario, il loro, nonostante tutte le misure di prevenzione adottate”. “Hanno ferito al cuore la nostra comunita’. Mi auguro che le forze dell’ordine – afferma il sindaco – riescano ad assicurare alla giustizia questa gentaglia”. Nel caso, assicura Valente, “il Comune si costituira’ parte civile: nessuno sconto per chi ha colpito Gravina al cuore”.

Indagini sono in corso per individuare chi ha mandato in fumo ettari e ettari di pineta e macchia mediterranea, in parte coincidenti con l’area gia’ interessata, nel 2012, da altro devastante incendio e per la quale pochi giorni fa, al termine del periodo di intangibilità previsto per legge, era stata avviata la procedura per il rimboschimento.

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