Tanti piccoli robot che si muovono a grandi balzi potrebbe fare da apripista per la futura esplorazione europea della Luna, e per aiutare a rendere reale il ‘sogno’ del Moon Village, la base lunare ipotizzata dall’Agenzia spaziale europea (Esa) come avamposto per i lunghi viaggi verso Marte e l’esplorazione del Sistema Solare. Sono stati rogettati da otto ingegneri dello SpaceTech Master Programme dell’universita’ austriaca di Graz, i Nanobot sono stati presentati all’Esa.
Dotati di telecamere e in grado di spostarsi con salti che percorrono da tre a dieci metri grazie alla gravita’ lunare, pari a un sesto di quella terrestre, i Nanobot potrebbero diventare degli avatar dell’uomo sulla Luna.
Possiedono sia il lato ludico, con la possibilita’ di controllare Nanobot virtuali su una superficie lunare simulata, ma potrebbero essere anche molto utili alla ricerca scientifica. Infatti i ricercatori, controllandone i movimenti a distanza e servendosi delle loro videocamere come ‘occhi’, potrebbero di esplorare siti di interesse scientifico sulla Luna. Presentato anche un rover, chiamato Main Mobile Platform, progettato per trasportare gli strumenti di lavoro necessari alla missione e per ricaricare le batterie dei Nanobot.