“La Regione Lazio prende atto della sentenza del Tribunale delle Acque, che si e’ pronunciato a seguito del ricorso presentato dalla sindaca di Roma e della Citta’ metropolitana, Virginia Raggi, in opposizione alla seconda ordinanza con cui l’Amministrazione regionale ha imposto la mitigazione progressiva delle quote di captazione dal lago di Bracciano da parte di Acea Ato2, stabilendo di ridurle a zero dall’1 settembre.”
“La sentenza, comunque, permette di ridurre la captazione dal Lago di Bracciano dai 1.100 litri/sec. consentiti fino a luglio ai 400 litri/sec permessi ora. Fermi restando i principi di competenza che coinvolgono Ato2, ovvero Roma Capitale ed i Comuni della provincia, da parte sua la Regione Lazio continuera’ ad esercitare la propria azione nei diversi ambiti di diretta attinenza: idraulico, concessionario, ambientale. Cosi’ come accaduto sino ad oggi, ogni atto regionale continuera’ a perseguire il rispetto di principi inalienabili, dalla tutela della salute pubblica alla tutela ambientale. Principi certamente efficaci, ma solo quando incardinati su un piu’ grande principio: il rispetto del diritto di eguaglianza tra tutti i cittadini del Lazio”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.