Riprese aeree, scansioni 3D e ricostruzioni in realta’ virtuale hanno permesso di riportare alla luce i 5.000 metri quadri di una delle piu’ grandi ville costruite dagli antichi romani in Sicilia: la villa di Durrueli a Realmonte, vicino Agrigento.
Gli scavi – spiegano – sono stati guidati dalle nuove tecnologie ed hanno permesso di ricostruire la misteriosa storia del sito: abitato fin dal II secolo d.C., venne trasformato nel V secolo in un piccolo villaggio ‘industriale’ addetto alla produzione di mattoni, tegole e ceramiche. A svelarlo sono gli archeologi dell’Universita’ della Florida meridionale a Tampa (citta’ gemellata con Agrigento), che continueranno a lavorare nel sito anche la prossima estate sempre in collaborazione con la soprintendenza ai beni culturali di Agrigento.
La scoperta di nuovi muri, livelli pavimentali, canali d’acqua e rampe di scale, dimostra che la struttura venne trasformata in un villaggio nel V secolo. Il ritrovamento di pentolame, lampade, distanziatori da fornace e ceramiche africane di epoca tardo-romana, fanno pensare che nel villaggio si producessero mattoni, tegole e vasellame in quantita’ industriali.