“Azioni concrete, perche’ sappiamo che la scuola e’ fondamentale per tornare alla normalita'”. La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, a un anno dagli eventi sismici che hanno messo in ginocchio tanti paesi dell’Italia centrale, spiega, parlando con l’ANSA, che quello di far tornare il prima possibile i ragazzi in classe e’ stato da subito il suo obiettivo. “Ho sempre pensato che la scuola fosse il centro della ripartenza nei Comuni colpiti dal terremoto. E il Miur si e’ fortemente impegnato per dare un concreto seguito a questa convinzione, per mettere in campo – dichiara – tutte le misure necessarie a supportare la scuola, che e’ un presidio fondamentale, irrinunciabile, per dare una prospettiva di futuro. Lo e’ in tutto il territorio nazionale e ancor di piu’ nelle zone che hanno vissuto il dramma del sisma. Siamo sempre stati e continueremo a essere al fianco delle popolazioni che lottano per tornare alla normalita'”. Un impegno che si e’ tradotto da subito in fatti concreti. “Siamo intervenuti con norme ad hoc – ricorda la ministra – per salvaguardare la validita’ dell’anno scolastico passato e per consentire alle famiglie delle regioni colpite dal terremoto di iscrivere le loro figlie e i loro figli al prossimo anno anche oltre l’ordinaria fascia temporale. Per questo, ancora, si e’ deciso di derogare al numero minimo e massimo di alunne e alunni per classe normalmente previsto e di prevedere ulteriori posti di personale docente e Ata con il decreto Sud approvato qualche giorno fa”. Oltre all'”ingente investimento” sull’edilizia scolastica, la ministra ricorda poi la convenzione siglata con l’Associazione italiana editori. “Permettera’ di distribuire in 140 Comuni coinvolti dal terremoti libri di testo gratuiti. Azioni concrete dunque, perche’ sappiamo che la scuola e’ fondamentale per tornare alla normalita’. E’ il cuore pulsante dell’identita’ di una popolazione. E’ il luogo dove si costruisce, e si ricostruisce, il futuro” conclude.