Lavorano da ore senza sosta i Vigili del Fuoco, scavando a mani nude sotto le macerie per recuperare le persone sepolte dopo il terremoto di 4.0 magnitudo che ha colpito l’Isola di Ischia. Operazioni che sono proseguite per tutta la notte e che ancora continuano senza interruzioni.
Su disposizione del Centro Operativo Nazionale dei Vigili del Fuoco, la prima sezione operativa con 9 unita’ e’ partita alle ore 23.00 circa dalla sede Centrale del Comando vvf di Catanzaro per recarsi a prestare soccorso nella zona colpita dal sisma. I centri piu’ colpiti Casamicciola e Lacco Ameno dove si stanno concentrando le operazioni di soccorso.
Da ultimi aggiornamenti ricevuti dal Centro Operativo Nazionale le unita’ Vvf presenti nella zona dell’evento sono le seguenti 2 sezioni operative Lazio (18 unita’+funz.) 1 sezione operativa Calabria (9 unita’), 1 sezione operativa Puglia (9 Unita’) 1 squadra USAR Medium (9 unita’). tot. 55 unita’ provenienti da fuori regione oltre alle 2 sezione operative Campania con carro crolli (18 Unita’+2) e distaccamento Ischia (5 unita’) per un totale complessivo di 80 unita’.
Anche le Forze Armate hanno messo a disposizione della Protezione civile, nel corso della notte, personale, mezzi e assetti tecnici per i primi interventi di supporto alla popolazione. In particolare, dopo una prima ricognizione alle ore 23 da parte di personale militare presente sul posto e a seguito della riunione del Comitato Operativo presso la Protezione civile, già dall’una di notte, alcuni elicotteri dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito sono impiegati per il trasporto sull’isola di personale specialistico dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, nonché di materiali speciali e attrezzature varie.
Nel frattempo, sono stati posti in prontezza anche militari, elicotteri e navi della Marina Militare, nonché personale specialistico del genio dell’esercito, in grado di intervenire nell’arco di poche ore, laddove fossero richiesti.Inoltre, nella mattinata di oggi sono previste attività di ricognizione aerea da parte di velivoli AMX e di un Predator dell’Aeronautica Militare per mettere a disposizione della Protezione Civile ulteriori informazioni al fine di elaborare una migliore valutazione dei danni e una mappatura dell’area.Tecnologie e mezzi delle forze armate sono impiegabili sia per scopi militari che civili. Tale capacità di fornire un servizio utile per la collettività nazionale – la cosiddetta dual use – si concretizza in attività in concorso e a supporto degli interventi della Protezione Civile, come dimostra anche l’impegno ininterrotto delle Forze Armate, da agosto dello scorso anno, nelle zone colpite dal terremoto in centro Italia.