“Dal 24 agosto dell’anno scorso nel centro Italia sono state registrate 72 mila scosse, di cui 7 di magnitudo tra 5 e 6,5, 62 tra 4 e 5 e 1.086 tra 3 e 4, vale a dire come quella di questi giorni a Ischia, ai cui abitanti va il nostro pensiero”: lo ha ricordato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del Consiglio comunale a Norcia. Secondo la presidente “un tratto distintivo e’ stato di avere gestito la fase emergenziale post sisma e contemporaneamente lavorato per la progressiva riduzione delle zone rosse”.
Ha quindi sottolineato come la scelta di riaprire i centri storici sia stata un segnale “preciso alle popolazioni, evitando un pericoloso spopolamento e a oggi il centro storico di Norcia e’ in zona rossa solo per l’8%”. Nello spiegare il modello di gestione dell’Umbria nel fronteggiare la crisi sismica, Marini ha evidenziato “come nella regione il fenomeno dell’abusivismo edilizio si attesti solamente all’1,5%”.
“E nella maggior parte dei casi – ha aggiunto – riguarda annessi agricoli, portici e aperture di finestre. Questo e’ un dato fondamentale”. La presidente della Regione ha inoltre evidenziato la necessita’ “di procedere alla ricostruzione del patrimonio abitativo, artistico e culturale in tempi veloci, ma soprattutto con qualita’ e massima sicurezza”.