“Allo stato attuale dei controlli dei Carabinieri del Nas in Basilicata non risultano in vendita uova che fanno parte delle ‘partite’ gia’ sottoposte a sequestro in allevamenti di Ancona e Viterbo”: lo ha detto la Confederazione italiana agricoltori (Cia) della Basilicata, riferendosi ai sequestri di uova contaminate dall’insetticida Fipronil.
Nel ribadire la “piena collaborazione degli allevatori di galline da uova a carabinieri ed autorita’ sanitarie”, la Cia ha confermato che “le 330 aziende di galline da uova per 16.795 capi allevati presenti in Basilicata sono una sicura garanzia. Ovviamente non sappiamo da chi si forniscano alberghi, villaggi turistici e ristoranti sui quali sembra si stiano concentrando i controlli nelle ultime ore. Motivo in piu’ – ha concluso l’organizzazione di categoria – per scegliere la filiera tutta lucana dei prodotti alimentari in modo da ottenere piena garanzia di salubrita’ e crescita dell’economia locale”.