Ambiente: prima procedura Aia per il cantiere navale di Monfalcone

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Il cantiere navale di Monfalcone si sottoporra’ per la prima volta alla procedura di Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale, con l’obiettivo di rendere maggiormente compatibile l’attivita’ produttiva con la qualita’ della vita della popolazione residente in citta’. E’ quanto emerso dalla seconda conferenza dei servizi, svoltasi negli uffici di Trieste della direzione regionale Ambiente, dedicata all’Aia richiesta da Fincantieri per l’insediamento monfalconese.

Al termine – si apprende – della riunione, durante la quale sono state affrontate le questioni relative agli scarichi, alle emissioni in atmosfera, al rumore e ai rifiuti, la conferenza ha deciso di riaggiornare i propri lavori per una terza seduta, che potrebbe essere quella conclusiva, a seguito della quale il direttore del servizio Tutela dall’inquinamento atmosferico della Regione adottera’ il provvedimento di autorizzazione.

Va ricordato che Fincantieri ha richiesto l’Aia alla Regione in quanto l’azienda stava per raggiungere i limiti previsti dalla legge per l’uso dei solventi. Superata la soglia, infatti, diventa obbligatorio per il titolare dell’impianto munirsi dell’autorizzazione che sostituisce i singoli via libera settoriali. Il rilascio dell’Aia, soprattutto per un impianto delle dimensioni del cantiere navale di Monfalcone, prevede un lungo e articolato procedimento che vede coinvolti gli uffici regionali e tutte le amministrazioni pubbliche che abbiano competenze in materia ambientale.

Nel corso dell’iter procedurale, iniziato lo scorso febbraio, devono essere infatti studiate e risolte le specifiche tematiche relative all’impatto generato dall’insediamento. Peraltro, a fronte dell’impegno richiesto, l’Aia costituisce uno strumento molto piu’ efficace per la gestione di attivita’ industriali complesse.

Ad esempio, le prescrizioni contenute nell’Aia fanno riferimento alle cosiddette Bat (Best available techniques), ossia alle migliori tecnologie disponibili. In buona sostanza, i limiti imposti sono quelli che si possono rispettare applicando all’impianto le tecnologie maggiormente all’avanguardia esistenti nel mondo. Nella stessa Aia e’ contenuto il piano di monitoraggio per valutare l’efficacia delle prescrizioni imposte, sono previsti i controlli che verranno effettuati e le relative scadenze e vengono definiti anche gli autocontrolli rimessi al titolare dell’impianto. Senza considerare, infine, che l’Aia e’ un’autorizzazione dinamica che viene costantemente riesaminata e aggiornata alla luce dei progressi tecnici. Alla conferenza dei servizi, oltre alla Regione, hanno partecipato il vicesindaco di Monfalcone, Giuseppe Nicoli, con l’assessore all’Ambiente, Sabina Cauci, e i rappresentanti dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa), dell’Azienda per l’Assistenza sanitaria 2 e della Fincantieri.

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