Il Consiglio dei ministri ha approvato un dpcm sul piano ambientale per l’Ilva di Taranto. Lo si apprende da fonti di governo al termine della riunione del Cdm a Palazzo Chigi.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti e del Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, ha approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) che modifica – si legge nel comunicato finale – il “Piano delle misure e delle attivita’ di tutela ambientale e sanitaria” di cui al DPCM del 14 marzo 2014, ai fini della completa attuazione delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) dello stabilimento Ilva S.p.a. di Taranto.”
“Con questo atto si conclude il complesso procedimento di esame e approvazione del piano ambientale presentato da Am InvestCo Italy S.r.l., nell’ambito della cessione dell’Ilva al nuovo soggetto privato. Il decreto prevede la limitazione della produzione di acciaio a sei milioni di tonnellate/anno, rispetto alle otto autorizzate dalla legge, fino alla completa realizzazione di tutti gli interventi di ambientalizzazione.”
“Il nuovo provvedimento mantiene tutte le prescrizioni del piano originario, anticipando la copertura dei parchi minerali da completare entro e non oltre il 30 settembre 2021, rispetto al termine del 2023 previsto dalla normativa vigente. L’intervento assicura le maggiori garanzie di tutela ambientale, andando oltre le previsioni delle migliori tecniche adottate a livello comunitario (BAT). Nell’articolato iter sono state prese in esame le molte osservazioni giunte da vari soggetti, quali la Regione e gli enti locali, i sindacati e le associazioni ambientaliste, osservazioni in parte recepite dal provvedimento. Per garantire il compiuto monitoraggio degli interventi si prevede l’istituzione di un “Osservatorio permanente per il monitoraggio del piano ambientale” con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti.