Migliora la situazione dello sversamento di idrocarburi nelle acque del fosso della Botticina fuoriuscite dal perimetro della Raffineria Eni di Stagno (Livorno) a seguito del nubifragio che ha colpito la citta’, finite poi in mare. Dopo il sopralluogo effettuato stamani, Arpat segnala che lo sbarramento prodotto dalle panne assorbenti posizionate ieri da Labromare, ha permesso il contenimento dell’inquinante in superficie e la sua conseguente aspirazione che e’ proseguita anche oggi.
Secondo quanto riferisce Arpat, la direzione Eni ha dichiarato che non si e’ trattato di sorgenti attive di contaminazione, ma che le acque contaminate da idrocarburi provenivano dalla rete fognaria dello stabilimento portate in superficie dalle piogge. Riguardo alle maleodoranze avvertite in citta’ e nella zona di Stagno e Calambrone (Pisa) le verifiche dell’agenzia regionale hanno permesso di accertare che la loro origine e’ da attribuire al ristagno delle acque contaminate all’interno della raffineria.
Al momento comunque non sono stati rilevati significativi effetti sulla qualita’ dell’aria attraverso le centralino di monitoraggio. Durante la riunione del centro di coordinamento della protezione civile presieduta dal prefetto Anna Maria Manzone, la direzione dello stabilimento ha riferito che la raffineria ha effettuato la fermata progressiva e completa degli impianti di produzione nella giornata di domenica 10 settembre, secondo le procedure previste, per la sicurezza degli impianti e la minimizzazione degli impatti ambientali.
E che sono state seguite le procedure di emergenza previste dai piani di stabilimento. Inoltre vista l’eccezionalita’ dell’evento, sono state valutate tutte le possibili azioni da mettere in campo. A tal proposito il prefetto ha chiesto all’azienda di presentare, entro domani, un piano di dettaglio delle azioni necessarie per la gestione delle acque contaminate, la quantificazione dei volumi in gioco, della capacita’ di aspirazione e stoccaggio, dei tempi di trattamento e di attuazione degli interventi, fino al ripristino della funzionalita’ degli impianti