Mare: sottoscritta a Pisa la Carta di Partenariato per la protezione dei mammiferi marini

MeteoWeb

E’ stata sottoscritta oggi dal Comune di Pisa la Carta di Partenariato per la protezione dei mammiferi marini, con una giornata dedicata al Santuario dei Cetacei, istituito in Italia dal ministero dell’Ambiente, noto in Francia come Santuario Pelagos: e’ una zona marina – spiegano – di 87.500 km quadrati che nasce da un accordo tra Italia, Principato di Monaco e la Francia per la protezione dei mammiferi marini che lo frequentano e fa parte delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea. Insieme al Comune di Pisa, hanno aderito alla Carta anche i Comuni versiliesi di Camaiore e Pietrasanta.

Questa adesione, ha sottolineato il sottosegretario all’Ambiente, Silvia velo – rappresenta un ulteriore passo avanti per la reale tutela della preziosa area marina compresa tra Italia, Francia e Principato di Monaco dove vivono balene e altri cetacei. La presenza di questi magnifici animali rappresenta un’enorme risorsa per la scienza, l’economia e la cultura, a partire da quelle dei territori interessati. Auspico ora che ai 26 Comuni della Toscana che hanno aderito alla Carta si uniscano i rimanenti nove”.

Per Pisa, ha aggiunto il vicesindaco paolo Ghezzi, questa sottoscrizione, “e’ un’importante opportunita’ di promozione turistica del litorale: il Comune di Pisa si fara’ portatore di una particolare attenzione alla questione della tutela dei mammiferi marini attraverso una molteplicita’ di azioni, finalizzate alla riduzione di tutte quelle attivita’ che potrebbero inficiare negativamente sul loro habitat naturale.

“Sono entusiasta – ha concluso il capitano di vascello Giorgio Castronuovo, della direzione marittima della Toscana ? di assistere oggi all’adesione di altre amministrazioni costiere alla carta di partenariato, che rappresenta una tappa di un lungo percorso che auspico possa adesso portare a un livello di tutela effettivo di questa area marina cosi’ importante, in modo che i suoi abitanti possano qui trovare un luogo dove svolgere il loro ciclo biologico in armonia con gli usi legittimi della risorsa marittima”.

Condividi