Dopo aver terminato la loro visita di quattro giorni in Etiopia, ed aver osservato anche la situazione nella Regione dei Somali colpita dalla siccità, i capi delle agenzie del polo agroalimentare delle Nazioni Unite hanno fatto un appello congiunto affinché si aumentino gli investimenti nelle attività a lungo termine che rafforzino la resilienza delle popolazioni alla siccità e alle conseguenze degli shock climatici.
Dopo aver visitato progetti per la cura delle mandrie in diminuzione limitando ulteriori decessi nel bestiame e dopo aver incontrato le persone colpite dalla siccità che stanno ricevendo le razioni di cibo José Graziano da Silva, direttore generale dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO), Gilbert F. Houngbo, presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme (WFP), hanno lanciato un appello.
Le siccità che si sono susseguite ed hanno caratterizzato gli ultimi periodi hanno lasciato almeno 8,5 milioni di persone in Etiopia bisognose di aiuti alimentari: nella Regione dei Somali è il terzo anno consecutivo che non piove, con diverse conseguenze. Tra le tante, le numerose morti di capi di bestiame hanno causato un collasso nei mezzi di sostentamento rurali, accrescendo i livelli di fame e incrementando in modo allarmante i tassi di malnutrizione.
Nonostante la risposta del Governo, che sembra aver iniziato a stabilizzare la situazione, sono necessarie ulteriori risorse per evitare che le condizioni peggiorino ulteriormente. L’impatto dei progetti di sviluppo a lungo termine, effettuati dalle tre agenzie del polo agroalimentare delle Nazioni Unite, è risultato evidente nella Regione del Tigray, dove i capi delle tre agenzie hanno potuto osservare come sistemi d’irrigazione, vivai di frutta e centri sanitari stiano aumentando la produttività, incrementando i guadagni e migliorando la nutrizione. In tal modo tutti coloro che vivono nelle zone rurali sono in grado di resistere meglio a shock esterni come la siccità.
Le tre agenize del polo agroalimentare delle Nazioni Unite stanno lavorando a stretto contatto con il Governo dell’Etiopia per eliminare la fame nel paese. Durante gli incontri con il vice primo ministro, Demeke Mekonnen, e altri rappresentanti governativi di alto livello, i capi di FAO, IFAD e WFP hanno discusso della necessità di una maggiore collaborazione e di maggiori investimenti nella resilienza.