“Ricostruire è essenziale e siamo molto in ritardo, se pensiamo che il Terremoto è del 2009, ora siamo nel 2017 e sono ancora tanti i cantieri”. Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, all’Aquila, rispondendo ai giornalisti sul tema della ricostruzione post sisma.
“Dobbiamo continuare a dire che nella ricostruzione occorre pensare anche al futuro e allo sviluppo, – ha aggiunto – non solo alla ricostruzione di ciò che c’era. Ed è su questo tema che si inserisce l’occupazione, il che vuol dire difendere gli insediamenti, chiedere alle aziende con alto valore aggiunto di investire sul territorio, servono attività di attrazione, servono come in tutto il mezzogiorno investimenti sull’innovazione. Il 5G e le auto connesse vanno in questa direzione. Bisogna fare molto di più”.
In relazione al tema lavoro nel territorio colpito dal Terremoto ed in particolare alla chiusura dello stabilimento di ricerca Intecs, la Camusso ha risposto: “Il primo tema da porre è quello della coerenza. La Intecs partecipa al tavolo della Regione sull’innovazione tecnologica. Non si può immaginare che questa azienda partecipi a progetti, e dall’altra licenzi le competenze e le esperienze del territorio. La prima cosa che facciamo e’ chiedere alla Regione un intervento che chieda soluzioni occupazionali”.