Terremoto, l’ex sindaco di Roccafluvione: “Consentire ai cittadini di costruire una casetta in legno nei propri terreni”

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Consentire ai residenti e ai non residenti di costruire o installare una casetta in legno nei terreni di propria pertinenza senza incorrere in sanzioni amministrative e penali per reati di abusivismo edilizio. E’ la richiesta fatta dal popolo del Terremoto con una lettera consegnata oggi al sottosegretario Maria Elena Boschi e alla neo commissaria per il Terremoto Paola De Micheli da Peppe Mariani, ex amministrare del Comune di Roccafluvione, dieci anni come vice sindaco, altri dieci come sindaco e da Diego Camillozzi, rappresentante dei terremotati.

“Si tratta – ha detto Mariani – di un’operazione di buon senso che puo’ consentire a decine di migliaia di persone tra residenti e non residenti di tornare nel proprio territorio e rivitalizzare i paesi e l’economia. La procedura legislativa non e’ complicata: basterebbe un decreto legge e sono certo che avrebbe il sostegno di tutte le forze parlamentari”.

“La proposta di Mariani- hanno detto Sabrina Fantauzzi ed Elvira Mazzarella, fondatrice del comitato Illica Vive e segretario generale – e’ l’unica proposta sensata da otto mesi a questa parte e che potrebbe consentirci sin da subito di seguire i lavori di rimozione delle macerie (ma quando inizieranno, a proposito?) e contribuire alla rinascita del territorio. Durante l’estate – hanno raccontato – non abbiamo potuto ne’ pernottare in aree attrezzate, ne’ in casette temporanee. Ci auguriamo che tutti i comitati si facciano promotori di questa modifica legislativa nelle sedi competenti”.

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