Terremoto Messico: Erik non ce l’ha fatta, i familiari lo hanno chiamato fino alla fine

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Erik non ce l’ha fatta. Il suo corpo senza vita è stato estratto dalle macerie durante la notte scorsa. Era l’ultima persona rimasta ancora intrappolata nel palazzo all’angolo delle strade Medellin e San Luis Potosi, crollato dopo il terremoto che ha scosso la capitale messicana.

Per 48 ore i parenti di Erik Gaona -un trentenne impiegato in una piccola azienda medica- si erano dati il turno per inviargli messaggi di incoraggiamento, con l’aiuto di un megafono. Le immagini della sorella Karina con il megafono in mano erano diventate il simbolo del dramma che si vive nella capitale messicana. “Ringrazio tutti per l’appoggio che ci avete dato“, ha detto il fratello di Erik dopo che i soccorritori messicani – con l’appoggio di un equipe di esperti israeliani – hanno estratto il corpo del suo parente dalle macerie.

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