Dopo il violento terremoto di magnitudo 8.2 che ha colpito poche ore fa l’oceano Pacifico appena al largo dalle coste occidentali del Messico, s’è formato in mare uno tsunami rilevato dalle boe ondametriche in alcuni casi di oltre 1.5 metri al largo. Il governo messicano ha fatto appena rientrare l’allerta dopo che in alcune aree della costa ci sono state onde molto alte e i governatori degli stati del sudest, quali Oaxaca, Chiapas e Tabasco, hanno chiesto alle popolazioni dei villaggi lungo le coste di allontanarsi. In alcuni casi, sottocosta, le onde hanno raggiunto i 6 metri e hanno inondato le aree costiere. Sono state evacuate addirittura 4 isole dell’arcipelago delle Galapagos, in Ecuador, molto più a Sud rispetto all’epicentro del sisma, dove c’è grande preoccupazione per l’arrivo delle onde di maremoto. L’evacuazione delle Galapagos si è completata senza complicazioni e i residenti sono in salvo. Vasti blackout interessano alcune isole dell’arcipelago. Onde di tsunami segnalate anche in Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Nicaragua, Panama e Honduras.