Terremoto, Sulmona: apre la sede provvisoria dei servizi culturali

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Per un anno, forse anche per due anni, la Biblioteca dell’Agenzia di promozione culturale di Sulmona sara’ in via Sardi, a pianterreno dell’edificio che ospita gli uffici dell’Inps. La sede provvisoria, creata per rimediare alla chiusura dell’edificio di piazza Venezuela, che necessita di messa in sicurezza antisismica, e’ stata inaugurata questa mattina, alla presenza del direttore del dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione, Giancarlo Zappacosta. La convenzione tra Inps e Regione prevede l’uso in comodato dei locali.

Una parte del patrimonio librario, circa diecimila volumi, e’ adesso disponibile nella sede provvisoria di via Sardi. Mentre il resto dei volumi, intorno ai ventimila, trovera’ posto solo magazzino, nella sede dell’ex Circolo Costruzioni di via Pola. Intanto lo stesso Zappacosta ha annunciato che entro il 2018 saranno reperiti i fondi per la ristrutturazione della sede di piazza Venezuela. La richiesta fatta alla Regione e’ di un milione e 400mila euro.

“Sulmona non e’ solo bad news come e’ stata quella dell’incendio del Morrone – afferma Zappacosta – ma e’ la culla del sapere da cui rilanciare tre aspetti tipici dell’Abruzzo: ambiente, cultura, turismo. La presenza istituzionale della Regione sul territorio, deve servire a eliminare le passivita’ delle risorse e recuperare i palazzi storici in disuso. Nello specifico i tre palazzi, sedi di Agenzie del Servizio Beni Culturali, ubicate a Sulmona, Avezzano e Vasto che rappresentano un patrimonio di architettura ed un luogo di aggregazione e non possono essere in disuso”.

Un augurio al personale dell’Agenzia e’ stato rivolto dal direttore della sede Inps, Antonio Rante, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione instaurata con la Regione mentre il sindaco Annamaria Casini ha esaltato il significato di questa collaborazione, con la raccomandazione che la Regione “possa sempre piu’ valorizzare la citta’ ed il comprensorio del Centro Abruzzo” e che i tempi per tornare nella sede di piazza Venezuela “non siano oltremodo lunghi”.

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