“Con il raddoppio dei caratteri Twitter potrebbe perdere l’unico suo tratto distintivo ma e’ un tentativo estremo, una scelta obbligata, visto che utenti e bilanci della societa’ non crescono e la societa’ da tempo non ha idee di prodotto nuove. L’aumento dei caratteri invece e’ ben visto dalle aziende che avranno piu’ spazio per esprimersi con la pubblicita’. Questa e’ una delle motivazioni che spinge in questa direzione”: e’ il commento di Vincenzo Cosenza, esperto di social media, sul test di Twitter per raddoppiare i caratteri dei ‘cinguettii’ da 140 a 280.
“Il limite dei caratteri e’ la forza di Twitter, l’ultimo tratto distintivo della piattaforma visto che le altre caratteristiche, come gli hashtag, sono stati fagocitati dagli altri social network – aggiunge Cosenza -. Ma l’allungamento era nell’aria, le stanno provando tutte da un paio di trimestrali. Se la novita’ funziona, portera’ ad un maggiore uso della piattaforma e una maggiore appetibilita’ per gli inserzionisti. Ora le aziende faticano ad investire su Twitter perche’ gli utenti trascorrono poco tempo”.
In Italia, solo per fare un esempio, i circa 7 milioni di utenti attivi di Twitter – sottolinea Vincenzo Cosenza – stanno sul microblog in media 1 ora al mese. Mentre su Facebook (che nel nostro paese conta 30 milioni di utenti attivi) ci stanno 14 ore al mese. “L’aumento dei caratteri – conclude l’esperto – e’ una scelta da tentare per aumentare utenti e bilanci”.