Uova contaminate: controlli su 31mila in un’azienda di distribuzione 

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Nuove verifiche, dopo quelle fatte di ieri, sulle uova contaminate da Fipronil in provincia di Siena e nel Grossetano. Un sopralluogo dei veterinari e dei tecnici della Sicurezza alimentare – Dipartimento di Prevenzione – e’ in corso in un’azienda situata nel Monte Amiata che si occupa di imballaggio e distribuzione di uova che serve le province di Siena e Grosseto.

Sarebbero, spiegano, circa 31 mila le uova acquistate dall’azienda amiatina e, secondo quanto riferisce una nota della Asl Toscana sud est, una parte di queste (circa 7 mila) non sono state distribuite alla rete commerciale perche’ gia’ ritirate dallo stesso produttore. La verifica e’ scattata a seguito della segnalazione della Regione Marche, secondo le modalita’ del sistema di allerta nazionale per la sicurezza degli alimenti. L’allevamento produttore sulle cui uova e’ stata rilevata presenza di Fipronil si trova, infatti, in provincia di Pesaro.

Secondo quanto ricostruito dal sistema di allerta, inoltre, 2.700 uova provenienti dallo stesso allevamento pesarese erano state acquistate anche da un deposito all’ingrosso in provincia di Siena. Veterinari e tecnici dell’Azienda sanitaria sono impegnati a ricostruire dove e quando sono state distribuite le uova appartenenti alle partite segnalate, in modo da ripercorrere la catena di distribuzione e farle ritirare dal commercio.

“Non ci sono rischi immediati per i consumatori che hanno acquistato e utilizzato le uova oggetto di controllo dal momento che i livelli di contaminazione rilevati sono sotto la soglia di tossicita’ acuta”, spiegano i sanitari della Asl sud est. “In questo periodo, inoltre, stiamo effettuando una serie di campionamenti su carne avicola e su uova deposte, nonche’ sugli allevamenti avicoli delle province di Siena Arezzo e Grosseto, nell’ambito di un piano straordinario di controllo disposto dalla Regione Toscana, per accertare eventuali trattamenti non autorizzati con l’antiparassitario Fipronil e ad oggi non e’ stata rilevata alcuna irregolarita'”, concludono i sanitari.

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