Il presidente francese Emmanuel Macron e il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson si sono recati nel Caraibi devastati dal passaggio dell’uragano Irma, respingendo le critiche sulla lentezza dei soccorsi nelle isole territori dei Paesi europei. L’aereo di Macron è atterrato a St Martin, territorio franco-olandese dove circola una grande rabbia per i saccheggi e le violenze seguiti alla devastazione portata da Irma.
Parlando a Guadalupa il capo dello Stato francese ha detto che Parigi ha cominciato a preparare “il più grande ponte aereo dalla Secondo Guerra mondiale” il giorno prima del passaggio dell’uragano. “Ora non è il momento delle polemiche, la priorità assoluta è il ritorno alla vita normale” ha detto.
I governi francese, olandese e britannico sono stati presi di mira per non aver anticipato il disastro e un editoriale sul quotidiano Gb The Telegraph ha definito la risposta a una delle più potenti tempeste mai registrate “spaventosamente lenta”. Secondo Macron “un anticipo maggiore non era possibile”.
Johnson visiterà le isole Vergini britanniche e Anguilla dove ora la Gran Bretagna ha mandato 997 militari per rafforzare aiuti e sicurezza. “Il Regno unito sarà con voi nel lungo termine” ha detto agli abitanti in un videomessaggio nel quale definisce le critiche ai soccorsi “completamente ingiustificate”.
Il sottosegretario Alan Duncan ha detto che cento detenuti pericolosi sono evasi da un carcere nelle isole Vergini britanniche ma non ha precisato se e quanti sono stati catturati. Il re d’Olanda Willem-Alexander è già nella zona, che ha subito l’impatto di Irma alla sua massima potenza. Ha fatto un giro di Sint Maarten, zona olandese dell’isola, ieri e oggi ha incontrato gli abitanti di Saba. La Croce Rossa olandese ha raccolto 3,2 milioni di euro in meno di una settimana per le isole rase al suolo dall’uragano.
“La situazione della sicurezza resta precaria ma continua a migliorare. Stiamo cercando di fare del nostro meglio contro i saccheggi e abbiamo arrestato varie persone” ha detto il re. Nei Caraibi Irma ha ucciso oltre 40 persone: 15 tra St Martin e la vicina St Barts, 10 a Cuba, nove nelle isole britanniche, quattro nelle isole Vergini Usa, due a Porto Rico, una a Barbuda e una ad Haiti