La nuova frontiera dei vaccini e’ la loro preparazione a seconda dell’eta’. E’ una delle strade della ricerche effettuate dal programma Aditec (Advanced Immunisation Tecnologies) lanciato nel 2011 dall’Unione europea con 30 milioni di euro e al quale hanno partecipato 42 partner di 14 Paesi coordinati da Rino Rappuoli, presidente della SclavoVaccines association e responsabile del centro di ricerca della Gsk a Siena, e da Donata Medaglini dell’Universita’ di Siena.
Gli studi di questi anni, i cui risultati sono stati presentati oggi all’Universita’ di Siena, puntano – hanno sottolineato i due studiosi in conferenza stampa – a nuove tecnologie perche’ i vaccini siano personalizzati per classi di eta’. “Perche’ – ha puntualizzato Rappuoli – la risposta immunitaria di un bambino e’ diversa da quella di un anziano”.
Obiettivo del progetto Auditec, che ha all’attivo 12 sperimentazioni cliniche, 6 brevetti e 248 pubblicazioni scientifiche, e’ quello di produrre le conoscenze in grado di sviluppare nuove tecnologie di immunizzazione per la prossima generazione dei vaccini. “Questo progetto – ha precisato Rappuoli – e’ stato un’occasione importante per mettere insieme le migliori eccellenze dell’Europa. Il lavoro fatto tutti insieme ha permesso ad esempio di rendere piu’ efficaci i vaccini utilizzando nuovi adiuvanti, risultato di un confronto mondiale su quali fossero i migliori da utilizzare”. Secondo lo studioso “la spinta innovativa dei laboratori associati al progetto ha portato l’Europa in una posizione di leadeship nel settore dei vaccini concretizzatasi nella corsa vaccino dell’Ebola”.