Scattano, in nove citta’ dell’Emilia-Romagna le misure emergenziali previste dal Piano aria regionale e dall’Accordo di Bacino Padano siglato a giugno tra Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto. E’ quanto si legge in una nota dell’Arpae, secondo cui si applicano da domani fino a giovedi’ compreso in seguito allo sforamento dei valori di Pm10 – 50 microgrammi/m3 – per 4 giorni consecutivi, nelle province di Piacenza, Modena, Reggio Emilia e Ferrara.
In particolare, viene spiegato, saranno interessati i comuni di Piacenza, di Reggio Emilia, di Modena, di Carpi, Castelfranco Emilia), Formigine e Sassuolo, nel Modenese e Ferrara e Cento, nel Ferrarese dove e’ previsto il blocco della circolazione per i veicoli diesel fino all’euro 4 compreso; l’abbassamento del riscaldamento fino a un massimo di 19 C (+2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attivita’ ricreative o di culto, nelle attivita’ commerciali, nelle attivita’ sportive e, fino a 17 C (+2 di tolleranza), nelle sedi di attivita’ industriali e artigianali. Sono esclusi dal provvedimento ospedali, cliniche, case di cura ed edifici scolastici.
Sono vietate inoltre tutte le combustioni all’aperto per qualsiasi tipologia compresi i piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco. Vietato inoltre utilizzare generatori di calore a biomassa (legno, pellet, cippato, altro) per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione energetica ed emissiva inferiore a 3 stelle. Divieto, infine, di spandimenti di liquami zootecnici ad eccezione di quelli effettuati con interramento immediato e iniezione diretta al suolo.