Non e’ escluso che ci siano altre persone intossicate dal tallio proveniente dalla stessa fonte che ha ucciso le due persone morte nel monzese. Lo afferma Carlo Locatelli, direttore del Centro Nazionale di informazione tossicologica della Fondazione Maugeri, il centro che ha scoperto la causa dell’avvelenamento.
“Stiamo controllando l’ambito familiare delle due persone decedute e le persone piu’ vicine, una procedura normale in casi come questi – spiega Locatelli -. Quando troviamo dei sintomi compatibili con l’avvelenamento da tallio, ad esempio gastrointestinali, approfondiamo le ricerche. Ci potrebbe essere ancora qualche caso relativo a questo focolaio, teniamo presente che il tallio e’ un veleno molto difficile da estrarre dall’organismo, e’ molto persistente. I trattamenti possono durare anche cinque mesi prima che i livelli tornino normali”.