“Le istituzioni europee devono provare a fare tutto il possibile per sostenere la riforma del sistema Ets (Emission trading scheme) e arrivare a un accordo in grado di dare quanto prima un contributo agli obiettivi energetici ed ambientali che ci stiamo prefiggendo”. Cosi’ Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia (la federazione delle imprese di acqua ambiente e energia), sull’ultima fase del negoziato europeo tra Commissione, Consiglio e Parlamento sul futuro del prossimo assetto del mercato delle emissioni da industria e energia, cioe’ lo scambio di quote di emissioni di gas climalteranti.
“Un appello – prosegue Valotti – che dovrebbe raccogliere anche il governo italiano nell’ottica di sostenibilita’ di cui il nostro Paese deve essere capofila, e rappresentata anche nella recente proposta di Strategia energetica nazionale (Sen). Soltanto se verra’ adeguatamente rafforzato il sistema Ets potra’ avere un ruolo centrale nelle politiche, anche operative, per la riduzione delle emissioni; cosa che, se rapportata alle ‘promesse’ contenute nell’accordo di Parigi alla Cop21, riguarda non soltanto il nostro Paese ma le aspettative globali nel contrasto ai cambiamenti climatici”.
“La riforma del mercato dello scambio di quote di emissione – osserva il presidente di Utilitalia – dovra’ naturalmente salvaguardare la crescita e la competitivita’ delle imprese. L’industria energetica italiana gia’ ha fatto molto per raggiungere livelli di sostenibilita’ ambientale all’avanguardia in Europa; ora – conclude Valotti – e’ necessario chiedere un impegno condiviso su questi obiettivi, considerando che l’Ets rappresenta sicuramente la leva piu’ efficace ed economicamente sostenibile per gli investimenti europei nei settori dell’efficienza energetica e delle rinnovabili”.