Era infetto da ‘Dolphin Morbillivirus’, parente stretto del virus del morbillo dell’uomo e del cimurro del cane, il delfino della specie Stenella striata, i cui avvistamenti in Adriatico sono piuttosto rari, trovato morto lo scorso 12 ottobre sulla spiaggia del molo Nord di Pescara. E’ quanto emerso dall’esame autoptico e dagli accertamenti condotti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. In ogni caso, precisano gli esperti, al momento “non si possono escludere la presenza di altri agenti biologici o l’accumulo nei tessuti di inquinanti”.
Si tratta del primo caso di spiaggiamento di un esemplare di ‘Stenella coeruleoalba’ lungo le coste dell’Abruzzo e del Molise dal 2014, ricorda l’Izs. “L’esemplare – dicono gli esperti – e’ risultato positivo al Dolphin Morbillivirus (Dmv), un virus appartenente al genere Morbillivirus, che in passato, tra il ’90 e il ’92 e tra il 2006 e il 2008, e’ stato responsabile di due gravi epidemie” per la stessa specie di delfini nel Mediterraneo”.
La stenella striata, cosi’ chiamata per la caratteristica colorazione della livrea con tre bande scure che partono dall’occhio e ne percorrono i fianchi, e’ un tipico delfino di acque pelagiche profonde, raro da osservare lungo le nostre coste, sebbene presente nel Mar Adriatico. Tra i delfini e’ il piu’ acrobatico, capace di compiere avvitamenti all’indietro e salti alti sino a sette metri.
“L’esemplare di femmina adulto, lungo 2 metri, spiaggiato sul litorale di Pescara, probabilmente morto nella notte – affermano allo Zooprofilattico – presentava uno stato di conservazione ottimo (Codice 2) e un aspetto emaciato. L’Izsam ha effettuato campionamenti su tutti gli organi e su tutti i tessuti e, il giorno stesso, gli esami di laboratorio. Molti organi macroscopicamente hanno mostrato lesioni da poliparassitismo cronico. Gli esami istologici hanno confermato che l’esemplare si e’ spiaggiato gia’ morto e che probabilmente si e’ avvicinato alla costa proprio a causa dello stato di salute”.