Tutto pronto per One Ocean Forum, appuntamento internazionale ideato dallo Yacht Club Costa Smeralda e voluto dalla Principessa Zahra Aga Khan che si è aperto oggi a Milano, al Teatro Franco Parenti. Argomenti principali progetti innovativi di salvaguardia dell’ambiente marino e promozione di azioni pratiche volte alla sua tutela.
Tutti gli occhi saranno puntati sullo stato degli oceani e sulle conseguenze che fenomeni come inquinamento e riscaldamento globale hanno sugli ecosistemi marini e sulla salute dell’uomo. Gli interventi della due giorni, che si chiuderà con la presentazione della Charta Smeralda, si concentreranno in particolare su quattro aree: Marine Litter & Pollution, Climate and Global Changes; Blue Technologies come opportunità di sviluppo dell’economia marittima; Ocean Literacy.
”Gli studiosi ci dicono che abbiamo raggiunto il punto di non ritorno, ma anche che ognuno di noi nella sua quotidianità può fare la differenza con comportamenti, gesti, azioni responsabili, sostenibili. Dobbiamo impegnarci affinché i nostri figli ereditino un oceano, un mare che possa essere in qualche modo simile a quello che abbiamo conosciuto noi da bambini”, dichiara la principessa Zahra Aga Khan. Per Irina Bokova, direttore generale Unesco, ‘‘la nostra vita dipende dagli oceani. Il 2017 – fa sapere nel videomessaggio inviato in occasione dell’apertura del Forum – sarà ricordato come una pietra miliare delle azioni per la tutela del mare. One Ocean Forum è un evento atto ad agevolare la creazione di nuove sinergie tra istituzioni pubbliche, ricercatori, Ong e investitori privati”.
La Charta Smeralda che sarà siglata domani è un codice etico comportamentale destinato alle strutture che promuovono e supportano attività legate al mare, come marine e yacht club, oltre che a istituzioni e organizzazioni di varia natura, pubbliche e private, nazionali, internazionali e sovranazionali, che ne condividono la portata e i contenuti. Il Forum si avvale della partnership della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco, Sda Bocconi Sustainability Lab e il patrocinio di: The British Virgin Islands, ministero dell’Ambiente, Comune di Milano, Regione Autonoma della Sardegna, Coni, SYBAss, Nautica Italiana, Ucina, Confindustria Nautica, Salone Nautico di Genova e Centro Velico di Caprera.
Ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica invadono l’oceano, al punto che nel 2050 il rapporto plastica-pesci sara’ 1 a 1. Questo uno dei dati presentati a Milano dal primo ‘One Ocean Forum’. Nel corso della prima giornata di lavori e’ stata presentata un ricerca con gli ultimi dati disponibili in tema di inquinamento dei mari. Secondo la quale emergono dettagli poco conosciuti ma allarmanti: nel Mediterraneo, per esempio, sono presenti 1,2 milioni di microplastiche per chilometro quadrato “diluite” in microframmenti inferiori ai 2 millimetri. Si tratta di una concentrazione tra le piu’ alte al mondo.
“E’ nostro dovere impegnarci per ridurre questi livelli di inquinamento – ha detto Zahra Aga Khan aprendo i lavori del Forum, organizzato da Feelrouge Worldwide – e lavorare insieme per cercare di ristabilire un corretto equilibrio tra uomo e natura. Gli studiosi ci dicono che abbiamo raggiunto il punto di non ritorno. Ma ognuno di noi nella sua quotidianita’ puo’ fare la differenza con gesti e azioni responsabili e sostenibili”. E’ lo stesso messaggio sottolineato dal Commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda, Riccardo Bonadeo: “uno degli obiettivi di questo forum e’ proprio questo: lanciare un grido d’allarme collettivo sulla necessita’ di agire con concretezza, vincendo l’apatia e l’indifferenza che coglie ciascuno di noi anche quando vive la vita del mare. Tutti siamo tenuti a impegnarci in tal senso, istituzioni, aziende, associazioni, singole persone”.