Medici di famiglia: pochi e assediati, già in affanno senza emergenze

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Medici di famiglia in affanno. Sono sempre di meno, con studi sempre più pieni visto l’aumento dei malati cronici. E sono poche anche le speranze di ricambio generazionale, se la formazione in medicina generale manterrà i numeri attuali. Secondo le stime della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), nel 2027 35.224 dottori di famiglia andranno in pensione, ben 5.080 studi medici dovranno quindi chiudere e più di 15 milioni di cittadini resteranno senza medico.

“In alcune regioni del Nord il problema c’è già. In Lombardia non si riesce a coprire le carenze e il numero di pazienti per ogni medico è sempre maggiore”, spiega Guido Marinoni, medico di famiglia, segretario provinciale Fimmg di Bergamo.

“I nostri studi – continua Marinoni – sono sempre pieni anche senza emergenze, tra l”assedio’ della cronicità, delle pluripatologie e lo ‘spopolamento’ dei medici. Basta una stagione influenzale media per mandare il sistema in crisi”. La vaccinazione antinfluenzale diventa fondamentale quindi, ricorda il medico, oltre che per proteggere la Salute dei pazienti anche per salvaguardare la funzionalità dell’intero sistema di assistenza primaria. Così come è fondamentale “aumentare il numero di borse per la formazione dei medici di medicina generale “

“In Lombardia – spiega – il deserto medico è già una realtà. Negli anni scorsi si formavano 90 medici di medicina generale. Quest’anno saranno 100. Ma i numeri ci dicono che solo se diventassero 180 si arriverebbe ad avere un medico ogni duemila persone, come nella media europea. Ma se le cose rimarranno così come sono, con 100 formati l’anno, ci sarà un medico ogni tremila assistiti. Una situazione insostenibile che non può garantire l’assistenza adeguata, anche considerando l’aumento esponenziale dei malati cronici”, conclude Marinoni.

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